Finalmente è arrivata

Era attesa da parecchio tempo ma dopo le prime settimane di maggio finalmente la stagione estiva è giunta ad Imperia. Gli ulivi con montagne di fiori, le spiagge che si iniziano a colorare di ombrelloni e lettini, il termometro che segna picchi di oltre 28 gradi ed un mare calmo e piatto che sembra quasi una bonaccia di agosto. Passeggiando vicino al mare è difficile non notare l’acqua cristallina, quasi caraibica e molto invitante per i primi bagni e le prime nuotate anche se ancora un po’ freddina!!

Ma Imperia non è solo sole e spiaggia. Ha la fortuna di avere di fronte una delle zone con più alta probabilità di avvistamento di cetacei dell’intero Santuario “Pelagos”, grazie alle grandi profondità che vengono raggiunte vicino alla costa (oltre 2500 metri!!) e ai molti processi oceanografici che avvengono in inverno e primavera. Grazie infatti a tutti questi fattori, per esempio questa primavera si è assistito, in mare e su tutte le spiagge liguri, a due grandi spiaggiamenti di massa che sono collegati alla fioritura fitoplanctonica (parte vegetale del plancton) che avviene nei mesi di aprile e maggio.

Il primo riguarda una sorta di medusa, la Velella velella, detta anche barchetta di San Pietro grazie alla sua forma simile ad una barchetta con una vela, che galleggia sulla superfice marina. Non è una specie urticante per l’uomo e viene predata da tartarughe marine e pesci luna prima che raggiunga le spiagge sospinta da venti e correnti. Da qualche anno non si osservava un numero così elevato e massiccio di questi organismi sulle nostre spiagge.

Il secondo spiaggiamento riguarda invece un gasteropode pelagico la Janthina, (un mollusco) predatore di velelle che produce una sorta di bolle d’aria con cui riesce a galleggiare sotto la superficie marina e sulla quale rilascia in seguito decine e decine di piccole uova rosa. Quest’anno si sono registrati per la prima volta spiaggiamenti record di questo animale osservato fino ad oggi molto raramente nelle acque liguri essendo infatti una specie che vive solitamente in acque più calde.

Questi numeri cosi significativi di questi due organismi indicano che questa primavera si sono verificate le condizioni ottimali per una fioritura abbondantissima che molto probabilmente avrà ripercussioni su tutta la rete trofica ed alimentare del mar Ligure, dai grandi pesci pelagici, ai delfini e alle balenottere che popolano quest’area.
Sono 8 le specie di mammiferi marini che si possono avvistare venendo in barca con noi: l’unico rappresentante di misticeti del Mediterraneo, la balenottera comune, secondo animale più grande del mondo dopo la balenottera azzurra, il capodoglio, il predatore più grande al mondo, famoso per i
combattimenti con la sua preda, il calamaro gigante, per poi passare infine ai cetacei più piccoli, lo zifio, il globicefalo, il tursiope, il grampo, il delfino comune e la stenella striata.
Oltre ai grandi mammiferi marini questo mare è ricchissimo di biodiversità, si possono incontrare infatti facilmente tartarughe marine della specie Caretta caretta, mante giganti e grossi pesci pelagici come tonni, squali e pesci spada. Sono inoltre presenti un sacco di uccelli marini come berte maggiori e minori, sule, uccelli delle tempeste e molti altri.
Speriamo che questo inizio di stagione così ricco di piccoli organismi sia un buonissimo auspicio per una grande stagione di avvistamenti.
Quale migliore occasione allora per scoprire se sarà effettivamente così se non quella di imbarcarsi con noi biologi ad osservare e partecipare all’attività di ricerca e di whale watching e ad ammirare tutti questi magnifici animali nel loro habitat naturale?

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